Operavano nel territorio di San Martino di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. Ma due dei sei arrestati, considerati dagli investigatori «esponenti di vertice delle cosche di 'ndrangheta Zappia e Ciancimino-Hanoman, sono stati rintracciati e arrestati dalla Squadra Mobile di Brescia in due Comuni bresciani. Le indagini sono state condotte dai colleghi di Reggio Calabria, sei gli ordini di custodia in carcere. Dalla Procura di Reggio Calabria è stato spiegato che «i componenti della storica famiglia di 'Ndrangheta degli Zappia hanno» costretto «un imprenditore agricolo a concedere loro la guardiania dei terreni e a versare complessivamente la somma di 2500 euro annui». Questo per «porre fine agli episodi di danneggiamento e di furto nelle proprietà della stessa vittima». La guardiania è un metodo «d'oppressione e taglieggiamento attraverso cui la cosca trae indispensabili fonti di sostentamento economico. Le vittime sono imprenditori agricoli. In provincia di Brescia, a Nuvolera è stato arrestato Giuseppe Zappia; a Azzano Mella, Vincenzo Giuseppe Zappia. Era quest'ultimo a determinare, secondo gli investigatori, il quantum dell'estorsione, mentre le sorelle, con il cugino Giuseppe, avrebbero provveduto alla riscossione, dal 2004 al 2009. Giuseppe Zappia risulta residente con la famiglia a Nuvolera, al Villaggio dei Platani in località Campagna.
È tempo di andare avanti, non più confidando sull'impegno straordinario di pochi ma con l'impegno ordinario di tutti. [Giovanni Falcone]
25/03/14
'Ndrangheta e pizzo, due arresti nel Bresciano
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