
Le cifre parlano chiaro: sono 123, fra immobili ed aziende, i beni confiscati alla criminalità organizzata nella nostra provincia.
Da qualche mese ha preso corpo, primo in Italia, un tavolo di lavoro voluto e creato dalla Prefettura, che ha il compito di monitorare la situazione e soprattutto di verificare lo stato delle assegnazione e delle gestioni dei beni confiscati.
A questo gruppo partecipano gli amministratori dei Comuni interessati, rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine bresciane, ed anche alcuni membri delle realtà provinciali (associazioni, comitati, ecc) sensibili al tema (fra questi anche Fernando Scarlata).
In questi mesi il lavoro non è mancato: l’agenzia nazionale che si occupa della gestione dei beni è nata da poco, e questo ha reso difficile il reperimento di tutti i dati riguardante la nostra provincia. Individuati ed analizzati i beni si è finalmente cominciato quel lavoro di approfondimento che è assolutamente necessario per valorizzare ed amministrare al meglio le strutture, i terreni o le aziende che lo Stato riconsegna in gestione ai Comuni.
Solo pochi giorni fa si è svolta in Prefettura l’ultima riunione del gruppo di lavoro, un incontro che è stato seguito con interesse da Matteo Trebeschi, giornalista della redazione bresciana del Corriere della Sera.
Questo l’articolo, all’interno del quale è presente anche una breve intervista al nostro Fernando:
Beni confiscati alla mafia: amministratori a scuola di gestioneA Concesio un terreno è congelato da un'ipoteca. A Villa Carcina un capannone utilizzato come deposito; vuoto l'appartamento a Ospitaletto
Un fabbricato brutto e vecchio, confiscato alla mafia, si può demolire o vendere? No, perché è un bene inalienabile e rappresenta una conquista per lo Stato. «Lo so, conosco bene la legge – racconta il sindaco di Breno, Sandro Farisoglio –. Per questo abbiamo fatto richiesta alla Regione per ottenere dei fondi mirati con cui ristrutturare l’edificio». Questa legge del 2011 ha già stanziato più di due milioni di euro, ma a volte risolvere un’ipoteca può non bastare.
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